
C'è stato un tempo in cui uomini animati dalla passione si sfidavano a colpi di tecnica, arte e velocità su auto senza tempo, guidate dai nomi che sono rimasti scolpiti nell'olimpo di questo sport.
Campionato italiano Sport 1937-1965
Il campionato per auto sportive iniziò con la Mille Miglia del 1937 a cui seguirono la Parma-Poggio di Berceto (cronoscalata), la Coppa Ascoli, la Susa-Montecenisio (cronoscalata) e la Targa Abruzzo.
Le vetture dovevano mantenere il telaio e la configurazione del motore originale "come specificato nei cataloghi delle fabbriche". La Commissione Sportiva dell'Autoclub d'Italia (CSAI) stilò una lista di telai " di serie" che erano ammissibili, escludendo in ogni caso le vetture sovralimentate. I motori potevano essere liberamente elaborati, rialesati, eccetera. Le carrozzerie, realizzate dai grandi carrozzieri dell'epoca (Siata, Touring, Zagato, Bertone ecc..), dovevano rispettare le misure imposte dall'Allegato C.
Alla fine del 1937 La CSAI fu chiusa dal governo fascista e per il 1938 e il 1939 un nuovo organo di governo, chiamato FASI, cambiò nome al campionato in "Sport Nazionale" e rese i regolamenti più flessibili. Ciò permise di aggiungere nuove gare...
1938 - I° TROFEO VAL D'INTELVI

Calendario Campionato Italiano Sport Nazionale 1938
- 03 Aprile: Trofeo Mille
Miglia
- 24 Aprile: Salita dei colli torinesi
(cronoscalata)
- 29 Maggio: Parma-Poggio di Berceto
- 19 giugno: Coppa Ascoli
- 03 Luglio: Trofeo Val d'Intelvi (cronoscalata)
- 10 luglio: Pontedecimo-Govi (cronoscalata)
- 15 agosto: Targa Abruzzo
- 21 Agosto: Corsa dello Stelvio (cronoscalata)
La gara fu vinta da Franco Cortese che su un'Alfa Romeo 6C 2300B M.M. Spider Zagato (Scuderia Ambrosiana) tagliò il traguardo di Lanzo con 6,4 secondi di vantaggio sulla Fiat 1550 Zagato di Ovidio Capelli (Scuderia Ambrosiana), che a sua volta giunse davanti all'Alfa Romeo 8C 2300 B di Rodolfo Haller (Scuderia Ambrosiana).
Da segnalare che nell'elenco partenti c'era anche il grande Gigi Villoresi (anch'egli appartenente alla Scuderia Ambrosiana).


La nostra corsa venne subito definita avvincente dal giornalista Franco degli Uberti: « …uno dei più bei percorsi in salita che si possano trovare e non solo nell'ambito dei percorsi nazionali. Il Tracciato si presta allo sviluppo di buone velocità in conseguenza delle curve tutte stupendamente disegnate e in buona parte anche sopraelevate.»
« Non esitiamo a dichiarare che questa manifestazione … riscontrerà un sempre maggior concorso di concorrenti attirando ai margini del nastro asfaltato un pubblico sempre più numeroso…»
Curiosità:
Luigi Franco Cortese (1903 - 1986) è il pilota che detiene il record di partecipazioni alla Mille Miglia; ben 14 (fra il 1927 e il 1956)! Fu Pilota Squadra di molte Case automobilistiche, tra cui la Bugatti, la Maserati, l'Alfa Romeo e la Ferrari.
Nel 1937 con Giovanni Lurani, Luigi Villoresi ed Eugenio Minetti fondò la Scuderia Ambrosiana e nel 1938 al comando dell'Alfa Romeo 6C 2300B M.M. Spider Zagato conquistò il Campionato italiano Sport Nazionale.
Franco Cortese divenne famoso per la sua collaborazione con la Ferrari (1947-1951), di cui fu il primo pilota e collaudatore, guidando una Ferrari 125 S con cui vinse il Gran Premio di Roma, al Circuito di Vercelli, al Circuito di Vigevano ed al Circuito di Varese. Fra le sue principali vittorie anche il Gran Premio di Napoli del 1950, la Targa Florio del 1951 (che si aggiudicò con la Frazer Nash), ed ancora il campionato italiano per le vetture con cilindrata 2 litri che vinse nel 1956 con una Ferrari 500. Terminò la sua carriera nel 1958.
Più che manifesti arte allo stato puro
I manifesti del 1938 & del 1939 testimoniano l'arte futurista.
il Futurismo, è un movimento italiano dell'inizio del XX secolo, nonché una delle prime avanguardie europee.
Esprimendosi nella pittura, nella scultura, nella letteratura (poesia), nel teatro, nella musica, nell'architettura (Liberty), nella danza, nella fotografia, nel cinema e persino nella gastronomia, ebbe influenza su movimenti affini che si svilupparono in altri paesi d'Europa, in Russia, Francia, negli Stati Uniti d'America e in Asia.
1939 - II° TROFEO VAL D'INTELVI

Nel 1939 il Campionato si arricchì di altre corse. Allo scopo di creare un calendario più selettivo, la nostra corsa, giudicata molto severa, fu spostata e posizionata ad una sola settimana di distanza dalla massima prova in salita del calendario internazionale: la Corsa dello Stelvio. Ciò favorì la presenza di piloti del centro e sud d'Italia ma al tempo stesso svantaggiò chi nella gara dello Stelvio aveva danneggiato la propria macchina (come Franco Cortese).
Calendario Campionato Italiano Sport Nazionale 1939
- 26 Marzo: Bengasi-Tripoli
- 04 Aprile: Catania - Etna
- 21 Maggio: Parma-Poggio di Berceto
- 11 Giugno: Circuito dell'impero Roma
- 02 Luglio: Sassi - Superga (cronoscalata)
- 16 Luglio: Corsa dello Stelvio (cronoscalata)
- 23 Luglio: Trofeo Val d'Intelvi (cronoscalata)
- 15 agosto: Targa Abruzzo
* nel 1939 la Mille Miglia fu sospesa a causa di un grave incidente avvenuto nel 1938.
Nel 1939 la Scuderia Ambrosiana fece cappotto per la seconda volta piazzando 3 piloti sui gradini del podio :
1° Giosuè Calamai su Alfa Romeo 2500 S.S. Touring
2° Mario Tadini (ex presidente della Scuderia Ferrari) su Alfa Romeo 8C 2900B Spider MM Touring
3° Angelo Marelli su Lancia Aprilia Sport Zagato.

Giosuè Calamai al traguardo di Lanzo d'Intelvi

Angelo Marelli su Lancia Aprilia Sport Zagato alla Donington race
Il II° TROFEO VAL D'INTELVI venne spostato ad una sola settimana di distanza dalla corsa più importante e selettiva del campionato: la Corsa dello Stelvio. Ciò favorì la partecipazione di piloti del sud Italia ma al contempo sfavorì chi nella gara dello Stelvio avevano danneggiato la propria vettura, come Franco Cortese che non riuscì a parteciparvi. La corsa intelvese assunse così ancora più importanza nella lotta per la vittoria che si giocò in pochi centesimi di secondo. Franco degli Uberti nel suo articolo ne sottolinea la validità:
«…una massa notevole di pubblico che lungo i 16 chilometri del percorso ha assistito a questa prova interessantissima…» «…questo Trofeo Val d'Intelvi ha assunto un carattere di viva passionalità per i molti conti in sospeso che sarebbero stati regolati sulla sinuosa verdeggiante strada della Val d'Intelvi... offrendo battaglie decise fino all'ultimo centesimo di secondo.»
Curiosità:
Il pilota bergamasco Mario Tadini, soprannominato "Il re dello Stelvio" (vinse in ben 7 edizioni) fu, insieme a Alfredo Caniato, uno dei soci azionisti e il presidente della Scuderia Enzo Ferrari.
LO STOP E LA RIPARTENZA DOPO LA GUERRA
Con lo scoppio della Seconda guerra mondiale anche le corse furono interrotte.
Nel 1947 le corse ripartirono ma c'erano due campionati: Sport Internazionale (Allegato C) e Nazionale, ma il TROFEO VAL D'INTELVI non vi faceva più parte.
Nel 1948 il campionato Nazionale fu abolito e fino al 1965 si tenne solo il campionato Sport Internazionale (per le auto Annesse C).
La nostra corsa ritornò nel 1950...
1950 - III° TROFEO VAL D'INTELVI
Il III° TROFEO VAL D'INTELVI si svolse il 23 luglio del 1950 ed era valido per il Campionato Granturismo internazionale e per il Campionato italiano turismo, vide la partecipazione di numerose vetture, mosse sicuramente anche dai numerosi e cospicui premi in palio:
- Trofeo Val d'Intelvi (coppa in argento messa in paio dalla Camera di commercio di Como) + premio in denaro di 1 milione di lire. (lo stipendio di un operaio era di 15-20.000 £/ mese - un giornale costava 2 £)
- Coppa Lanzo d'Intelvi messa in palio dall'Unione Sportiva di Lanzo (USLI) e riservata al più veloce residente in valle
- Coppa Glangi (messa in palio dall'industriale Giuseppe Reggiani di Fenegrò) destinata al concorrente della provincia di Como che realizzerà il miglio tempo.
- Coppa ACI destinata al 2° concorrente nella categoria speciale berlinette 750
Premi speciali in denaro:
- Premio Pirelli: 30.000 £ al primo di ogni classe e 15.000 £ al secondo di ogni classe
- Premio Zagato: 20.000 £ al primo classificato della categoria speciale berlinette 750
A tutti questi premi si aggiungevano inoltre ulteriori premi in gomme, benzina e cambi olio.
A vincere la corsa sul tracciato Argegno - Lanzo, fu Giovanni Bracco su Maserati 2000, seguito da Gino Valenzano. 3° posto assoluto per il pilota Sergio Mantovani su Fiat Stanguellini 1100 Sport Colli.
Curiosità:
Giovanni Bracco (Biella, 6 giugno 1908 – Biella, 6 agosto 1968) è stato un pilota automobilistico italiano ricordato anche per aver perso il controllo della propria Delage 3000 durante l'VIII Circuito Automobilistico di Modena del 28 settembre 1947, uccidendo cinque spettatori e ferendone altri 19.
A cavallo della seconda guerra mondiale corse su una Lancia Aprilia sport. Nel 1948 vinse il Gran Premio d'Italia (classe 2 litri di cilindrata) su una Maserati A6GCS e la Coppa d'Oro delle Dolomiti.
Il suo anno migliore fu il 1950 quando iniziò il suo sodalizio (1950 -1952) con la Ferrari, vincendo la Mille Miglia su una Ferrari 166 e arrivò secondo nella Coppa d'Oro delle Dolomiti.
Con il suo pupillo più giovane, Umberto Maglioli, arrivò secondo alla Mille Miglia del 1951 guidando una Lancia Aurelia B20. Nel 1955 corse su una Maserati 200S.
Il 22 Luglio 1956 corse e vinse l'ultima corsa della sua vita, la Biella-Pettinengo, al volante di un'Alfa Romeo Giulietta Sprint.
Vanta in carriera la partecipazione a più di 70 competizioni nelle quali ottenne per 27 volte il primo posto assoluto.
È stato Campione italiano nella categoria Sport internazionale fino a 2000cc nel 1948 e nella categoria Sport internazionale oltre 1500cc nel 1950, oltre che Campione italiano della montagna nella categoria Sport nel 1951.
Fra le star troviamo anche Umberto Castiglioni che con lo pseudonimo "Ippocampo" vinse la sua categoria su Lancia Aprilia B20.
Curiosità:
Umberto Castiglioni era un grandissimo pilota, per questo correva con lo pseudonimo di "Ippocampo"; nel 1951 arrivò 2° di un soffio alla Coppa d'oro delle Dolomiti su una Lancia Aurelia B20-2000 Coupè.
Nel 1952 la Lancia diede 7 vetture ufficiali (Aurelia B20) ad altrettanti campioni (Salvatore Ammendola, Enrico Anselmi, Felice Bonetto, Giovanni Bracco, Luigi Fagioli, Umberto Castiglioni e Gino Valenzano) con il compito di compiere un'impresa leggendaria: dominare la scena conquistando vittorie assolute o di classe in gare iconiche come il Giro di Sicilia, la Mille Miglia, la 24 Ore di Le Mans (in cui Castiglioni e Valenzano si classificarono sesti assoluti con la vettura n° 39), la Targa Florio e la Coppa d'Oro delle Dolomiti.

Stiamo svolgendo ulteriori ricerche...
Nel 1953, visto il successo riscontrato dalle gare su strada e di durata negli anni precedenti, la Federazione Internazionale dell'Automobile tramite la Commissione Internazionale istituì il primo Campionato del mondo vetture sport.
Maggio 1957 - A seguito della tragedia di Guidizzolo (11 morti: 9 spettatori, 5 dei quali bambini e 2 piloti della scuderia Ferrari: De Portago e Nelson) avvenuta nelle ultime fasi della 24° Mille Miglia, le corse motoristiche di velocità furono pesantemente limitate sull'intero territorio nazionale.
1959 - IV° TROFEO VAL D'INTELVI
Il IV° TROFEO VAL D'INTELVI - Coppa Alborghetti venne disputato il 23 luglio sul tracciato Argegno - San Fedele. La corsa era riservata le vetture Turismo ed era organizzata dalla famiglia Alborghetti (villeggianti di Lanzo) in ricordo del figlio Mario morto nel 1955 (a soli 26 anni) all'esordio in Formula 1.
A vincere quell'edizione fu Giancarlo Rigamonti su OSCA S-187 del 1956 telaio 751; una delle (forse) 19 prodotte dalla casa del tridente (Maserati).
L'auto, prima di appartenere a Rigamonti (dal 1957) era stata un auto ufficiale e fu guidata da tre nomi di spicco:
- Louis Chiron alla Mille Miglia del 1956,
- Giulio Cabianca alla 6 Ore di Castelfusano (1° di classe) e al Premio Modena,
- Gigi Villoresi alla Targa Florio e alla Coppa D'Oro delle Dolomiti (1° di classe)
Al secondo posto giunse "Anacleto" (Varzi?) su OSCA 1500, al terzo Angelo Marelli su OSCA S-273 e al quarto "Jeki" su 1100 Stanguellini da corsa.


Alfa Romeo Giulietta Sprint - Foto scattata da Attual Bologna
1960 - V° TROFEO VAL D'INTELVI
Il V° TROFEO VAL D'INTELVI venne disputato il12 Giugno 1960 sul tracciato Argegno - San Fedele.
La corsa era valida per il Campionato Turismo e Gran Turismo nazionale.
Nell'elenco delle vetture fecero spicco tre Maserati 2000, una OSCA 1500, due OSCA 1100, una OSCA 850, una OSCA Foglietti Valentini MT4-2AD, una Stanguellini e una Lotus 15 Climax Club.
A vincere fu Giampiero Biscaldi su Alfa Romeo Giulietta Sprint Veloce.
Terzo classificato Gianni Brichetti su OSCA Foglietti Valentini MT4-2AD

Stiamo svolgendo ulteriori ricerche...
1961 - VI° TROFEO VAL D'INTELVI
Il VI° TROFEO VAL D'INTELVI - Coppa Alborghetti si corse il 18 Giugno 1961 sul tracciato Argegno - San Fedele. La corsa, riservata era valevole per il Trofeo della montagna e per il Campionato ACI Como.
L'elenco iscritti conta ben112 partenti, fra cui moltissimi campioni di varie classi, con auto da sogno come una Aston Martin Z 3700 e due Ferrari 250 GT SWB Competizione.
L'auto apripista di quell'anno era una Giulietta 1300 Sprint speciale, la 2 volumi disegnata da Bertone:




NSU Prinz Sport - Foto scattate da Attual Bologna e FOTOCOLOR di Augusto Salandin

A vincere fu Gianni Brichetti. Al secondo posto un giovanissimo (21) Cesare Fiorio. Terzo Aldo Righetti.

Cesare Fiorio su Lancia Appia Zagato
Fiorio è stato per 25 anni uno dei personaggi decisivi nel rendere i rally una specialità professionistica.
Nel 1961 vinse il titolo italiano velocità GT.
Nel '63 fondò l'HF e come direttore sportivo conquistò 10 titoli mondiali rally; 3 con Fiate 7 con Lancia.
Nel '90 sfiorò il titolo al comando della Ferrari. (incidente alla prima curva fra Prost e Senna)
1965 - VII° TROFEO VAL D'INTELVI
L'ultima edizione del TROFEO VAL D'INTELVI , la VII°, si corse il 10 Ottobre 1965 sullo storico tracciato Argegno - San Fedele. Alla corsa parteciparono 150 piloti delle più note scuderie d'Italia. Nell'elenco partecipanti figurano infatti conduttori di Milano, Brescia, Torino, Livorno, Sanremo, Varese, Verona, Trento, Aosta, Genova, Napoli ed altre città.
La corsa era valida per il Campionato Turismo e Gran Turismo nazionale.
A vincere fu Giacomo Moioli "Noris" su Porsche 904GTS, al secondo posto (per 6 decimi di secondo), il pilota Ildefonso Torriani su Alfa Romeo 1900 SS Zagato (scuderia del Lario), terzo Enrico Pinto su Alfa Romeo Giulia Sprint1600 (scuderia Auto Delta).
E. Pinto, prima guida della Scuderia del Lario , reduce dalla vittoria conseguita a Monza la domenica precedente, era assai atteso alla prova ed è stato incitato a gran voce dal pubblico di casa.
ALBO D'ORO TROFEO VAL D'INTELVI:
1938 1° Franco Cortese - 2° Ovidio Capelli - 3° Rodolfo Haller
1939 1° Giosuè Calamai - 2° Mario Tadini - 3° Angelo Marelli
1950 1° Giovanni Bracco - 2° Gino Valenzano - 3° Sergio Mantovani
1959 1° Giancarlo Rigamonti - 2° Anacleto (Varzi?) - 3° Angelo Marelli
1960 1° Giampiero Biscaldi - 2° ... - 3° Gianni Brichetti
1961 1° Gianni Brichetti - 2° Cesare Fiorio - 3° Aldo Righetti
1965 1° Giacomo Moioli - 2° Ildefonso Torriani - 3° Enrico Pinto